Pressione arteriosa ed ipertensione

Nel 2019 la prevalenza stimata dell’ipertensione nella popolazione italiana di età compresa tra i 30 e i 79 anni è di 16,6  milioni di persone.  Di questo gruppo di persone affette da ipertensione, il 62% è diagnosticato, il 54% è in cura e il 28% è controllato.1

La pressione arteriosa è la  forza esercitata dal sangue contro le pareti delle arterie mentre circola nel corpo.2

La pressione arteriosa si esprime con due valori

  • Pressione arteriosa sistolica (PAS): indica la pressione esercitata dal sangue sulle pareti delle arterie quando il cuore si contrae.

  • Pressione arteriosa diastolica (PAD): rappresenta la pressione nelle arterie mentre il cuore è a riposo tra un battito e l’altro.

Attualmente esistono diverse definizioni di ipertensione. Secondo le linee guida della ESC (Società Europea di Cardiologia), la pressione arteriosa è considerata elevata quando si trova tra 120-139/70-89 mmHg, mentre si parla di ipertensione quando supera i 140/90 mmHg. Valori inferiori a 120/70 mmHg sono invece considerati normali.3

Ridurre la pressione arteriosa di 10 mmHg può diminuire il rischio di sviluppare le seguenti condizioni.4

Insufficienza cardiaca

Insufficienza cardiaca

28%

28%

Ictus

Ictus

27%

27%

Evento cardiaco

Evento cardiaco

20%

20%

Avere la pressione arteriosa alta può essere difficile da controllare, anche seguendo una dieta sana, facendo esercizio fisico e assumendo farmaci.

Denervazione renale (RDN) come intervento medico per l’ipertensione

In alcuni casi, quando l’ipertensione non migliora con il trattamento abituale, il team medico può valutare altre opzioni terapeutiche. Alcune di queste opzioni mirano a ridurre l’attività del sistema nervoso simpatico, che può contribuire all’aumento della pressione arteriosa.

stile di vita
stile di vita

Cambiamenti
dello stile di vita

Cambiamenti
dello stile di vita

Farmaci
Farmaci

Farmaci

Farmaci

Denervazione renale
Denervazione renale

Denervazione renale

Denervazione renale

Ipertensione resistente: La denervazione renale può essere considerata per i pazienti con ipertensione resistente, cioè non controllata nonostante l’assunzione di tre o più farmaci antipertensivi.3,5

Intolleranza ai farmaci: Per i pazienti con ipertensione non controllata che presentano numerosi effetti collaterali ai farmaci, la denervazione renale può rappresentare un’opzione terapeutica.3,5

Alto rischio di malattia cardiovascolare*: La denervazione renale può essere valutata anche per i pazienti con pressione arteriosa non controllata che assumono meno di tre farmaci antipertensivi e presentano un elevato rischio di eventi cardiovascolari, purché desiderino sottoporsi alla procedura e questa venga eseguita in un centro specializzato in denervazione renale.3,5

*L’alto rischio di malattia cardiovascolare include la presenza di almeno una delle seguenti patologie o condizioni associate :

  • Storia di malattia cardiaca
  • Storia di malattia vascolare
  • Diabete mellito
  • Insufficienza renale (filtrato glomerulare stimato [eGFR] < 60 ml/min/1,73 m²)
  • Ipercolesterolemia (colesterolo alto)

Denervazione renale: la storia di Sergiu

Prima di sottoporsi alla procedura, la pressione arteriosa di Sergiu era completamente fuori controllo, nonostante l’assunzione di diversi farmaci.

Questo video presenta la sua esperienza con la denervazione renale.

Guarda il video per ascoltare la sua storia

Denervazione renale con ultrasuoni: di cosa si tratta?

La denervazione renale con ultrasuoni è una procedura minimamente invasiva che consiste nell’introduzione di un catetere attraverso l’arteria femorale, situata nella parte superiore della coscia. Il catetere viene guidato fino alle arterie renali per modulare i nervi che le circondano e che contribuiscono all’ipertensione.7,8,9

Guarda il video e scopri come funziona la procedura.

Avviso importante:
I contenuti di questa pagina sono esclusivamente a scopo informativo e in nessun caso devono sostituire il parere, la diagnosi o il trattamento prescritti dal proprio medico. Le informazioni fornite non rappresentano un consiglio medico personalizzato e non devono essere considerate un’alternativa alla consulenza con un professionista sanitario qualificato. La risposta allo stesso trattamento può variare da un paziente all’altro. Per questo motivo, è fondamentale consultarsi sempre con il proprio medico riguardo a qualunque informazione relativa a diagnosi, terapie o uso di farmaci, e attenersi scrupolosamente alle sue indicazioni.

Bibliografia

  1. https://cdn.who.int/media/docs/default-source/country-profiles/hypertension/hypertension-2023/hypertension_esp_2023.pdf – accessed, 28042005.
  2. https://herzstiftung.de/ihre-herzgesundheit/gesund-bleiben/bluthochdruck/was-ist-bluthochdruck, fecha de consulta 01302025.
  3. Eur Heart J. 2024 Oct 7;45(38):3912-4018.
  4. Ettehad D, et al. The Lancet. 2016;387:957-67.
  5. Mancia et al., J Hypertens. 2023;41:1874-2071
  6. Slide presented by Dr. Felix Mahfoud during the session “More on long-term responsiveness and effectiveness of RDN”, PCR 2025, April 21, 2025.
  7. https://herzstiftung.de/ihre-herzgesundheit/gesund-bleiben/bluthochdruck/katheter-behandlung, fecha de consulta 1/28/2025
  8. Azizi et al., Lancet. 2018;391(10137):2335-2345.
  9. Azizi et al., Lancet. 2021;397(10293):2476-2486.